mercoledì 18 dicembre 2013

Natale

Buongiorno a tutti!

In questo periodo sto proprio latitando, tra studio, famiglia e Natale ho davvero poco tempo per dedicarmi al mio caro blog.

Ma oggi prima di iniziare a studiare per concludere l'ultimo esame di questo trimestre, ho pensato ad un esercizietto carino sul Natale.

Buon lavoro!!!

ah dimenticavo... sapete cosa vuole dire latitare?
Ecco il significato spiegato egregiamente sul sito www.treccani.it

latitare v. intr. [dal lat. latitare, frequent. di latere «stare nascosto»] (aus. avere). –

1. ant. Nascondersi, restare nascosto.

2. fig. Mancare, essere assente: un discorso in cui latita l’onestà; anche, non assolvere i proprî doveri, venir meno alle proprie responsabilità: in materia fiscale il governo latita. ◆ Part. pres. latitante, anche come agg. e sost. (v. la voce).

Ed ora buon divertimento ;)

Completate la letterina che il piccolo Marco ha scritto a Babbo Natale, inserendo gli articoli (determinativi o indeterminativi) al posto giusto! Provate anche ad abbinare le immagini alle parole! (livello A1). Fonte www.adgblog.it

Aggettivi:

nuova – rosa – rossa – marrone – grande – telecomandato

Caro Babbo Natale,

Anche quest’anno ho fatto il bravo, per cui ti chiedo alcuni regali per me e per la mia famiglia. Allora per me vorrei:

  • ___  robot _______________;

  • ___  play station 2;

  • ___ bici _______________;

  • ___ gioco del Monopoli.

Per mia sorella invece:

  • ___ barbie con un vestito da principessa ____________;

  • ___ casa della Barbie;

  • ___ trucchi (decidi tu quanti);

  • ___ orsetto di peluche _______________.

Poi per mia mamma:

  • ___ lavastoviglie _______________;

  • ___ gonna _______________;

  • ___ i-phone.

Infine per mio babbo:

  • ___ tosaerba, però non troppo _______________ perché non abbiamo molto posto in garage;

  • ___ paio di calzini di lana;

  • ___ soldi per comprare altri regali.

Grazie Babbo Natale, ti voglio bene e la sera del 24 ti lascio sotto l’albero una tazza di latte caldo con dei biscotti, come sempre.

Con affetto,

tuo Marco

PS: Scusa se ho messo il gatto in lavatrive, volevo solo lavarlo.

 





 

giovedì 5 dicembre 2013

Krampus e Perchten... che paura!!!

Buonasera a tutti,

oggi in tutta l'Austria si festeggia la tradizione dei Perchten e dei Krampus... ma cosa sono esattamente?

Ecco qualche cenno sulla storia di questi personaggi mostruosi (fonte: Wikipedia).

Le Alpi Centrali ed orientali sono ricche di tradizioni che rimandano ad un paganesimo pre-cristiano che è sopravvissuto amalgamando elementi di diverse culture.
Antiche usanze sopravvivono in zone rurali dell’Austria, Svizzera, Baviera, Slovenia, Croazia occidentale e Italia sotto forma di danze, arti, processioni, rituali, e giochi.
Nelle Alpi la relazione tra la Chiesa cattolica ed il paganesimo è particolare: alcuni costumi sono riusciti a sopravvivere in aree remote inaccessibili all’influenza della Chiesa, mentre altri sono stati a poco a poco assimilati.

Badalisc
Animale mitologico “buono” di Andrista, in Val Camonica. Viene catturato annualmente nei boschi sopra il paese e racconta dei pettegolezzi sulla gente dell’abitato. Alla fine della festa viene nuovamente liberato.

Ad Andrista, la notte tra il 5 e il 6 gennaio, i giovani del paese si recano nei boschi per catturare lo strano essere che possiede tratti che ricordano il serpente e la capra, ha occhi lucenti, una grande bocca e lunghe corna; il suo ingresso in paese è accompagnato da alcune maschere, tra cui figurano il giovane, il vecchio, la vecchia e la signorina (che è l’esca per gli appetiti sessuali dell’animale), oltre alle “vecchie befane” che percuotono bidoni del latte e di “pastori barbuti che muovono passi incerti appoggiandosi al bastone ricurvo”… Il Badalisc viene condotto in giro per il paese tenuto ad una corda, poiché durante il tragitto si scaglia contro le persone. Giunti in piazza (ma una volta avveniva nella stalla) inizia il discorso (la ’ntifunada), che avviene attraverso un interprete che oggi legge il testo consegnato dallo stesso Badalisc, ma che una volta era invece improvvisava direttamente, a braccio.
Durante il discorso un “torvo gobbetto” che all’entrata del paese aveva ingaggiato un “rustico duello” con l’animale, percuote ritmicamente, con forza, il suo bastone. Il discorso, in cui vengono rivelati tutti i “peccati” e gli intrallazzi della comunità, finisce con balli, festa e scorpacciate. La sera si mangia poi la cosiddetta polenta del Badalisc. Fino a poco tempo fa, i bambini di Andrista facevano una questua nelle case per tutto il tempo di permanenza del Badalisc mentre, in passato, per le donne era tabù vedere o sentire il discorso del Badalisc; se una donna era sorpresa a partecipare, il giorno dopo le si negava la Comunione.
Il rito del Badalisc presenta forti analogie con le Bosinade o Businade, e cioè l’uso di comporre (in prosa o poesia, scritti o improvvisati a braccio) brani satirici in cui vengono denunciate, da un cantastorie (il Bosìn), la malefatte della comunità. Queste usanze, attestate nel XVI sec., erano diffuse in tutta l’Italia settentrionale e deriverebbero dalle celebrazioni “purificatorie” di Capodanno.
Il presunto legame del rito di Andrista con le credenze sull’esistenza del basilisco, fantastico serpente (mezzo lucertola e mezzo serpente; con la testa di gatto, ma “quadrata”; oppure simile ad un rospo) che incenerisce ogni cosa su cui si posa il suo sguardo, diffusamente nell’italia settentrionale, oltre che a Cevo, presenta invece aspetti problematici ancora tutti da chiarire.

Krampus
La parola Krampus ha origine da un’antica lingua tedesca, che significa artiglio. Nelle regioni alpine i Krampus sono raffigurati come demoni in compagnia di San Nicolò. Nella tradizione giovani uomini si travestono da diavoli la sera del 5 dicembre. In alcune aree rurali, anche le femmine hanno il diritto di travestirsi.
Al giorno d’oggi la maschera del Krampus è formata da una corteccia di larice oppure di cirmolo intagliato a mano, pelame nero di pecora e corna.
Così come a Oberstdorf, nel sud-ovest della Baviera, la tradizione dell’Uomo Selvaggio è ancora viva. Lui viene descritto come un Krampus, ma senza le corna, travestito con catene e cinture.

Perchten
In origine, la parola Perchten (plurale di Perchta) si riferiva alla maschera femminile che rappresentava l’entourage della Frau Perchta o Pehta baba come è chiamata in Slovenia, un’antica dea (alcuni ravvisano una certa somiglianza con la nordica Freyja, però è tutto da dimostrare). Nella tradizione, le maschere venivano portate durante le processioni (Perchtenlauf) fatte nell’ultima settimana di dicembre e nella prima settimana di gennaio, particolarmente il 6 gennaio.


Questi sono i Perchten che girano nella zona in cui vivo... sono proprio brutti, vero? Ma è uno spettacolo unico vederli!

lunedì 2 dicembre 2013

I presepi



Natale si avvicina e nelle case italiane, oltre all'albero, si fa anche il presepe.
Ma che cos'è il presepe???
Guardate questo video... esiste anche nel vostro Paese? e quali altre tradizioni di Natale avete?

Provate a svolgere questi esercizi di comprensione.

Quali affermazioni sono vere?
1. A Portico ogni famiglia ricostruisce il presepe davanti alla porta di casa.
2. In questo borgo di possono trovare più di 100 presepi.
3. Portico si trova in Umbria, sull'Appennino tosco-emiliano.
4. La Porziuncola si trova in Umbria.
5. La chiesa della Porziuncola è dedicata agli Angeli Custodi.
6. Il grande presepe del maestro Franco Artese si può ammirare in piazza del Popolo a Roma.
7. In piazza del Popolo sono installati più di 170 presepi.

Rispondi alle domande:
Quale tradizione hanno le famiglie del paese di Portico?
Come possono essere realizzati i presepi?
Dov'è possibile ammirare un presepe "d'artista"?
Cosa c'è in Piazza del Popolo a Roma nel periodo natalizio?

domenica 1 dicembre 2013

Buon inizio di settimana a tutti!!!

Buongiorno!

Oggi è lunedì, ricomincia la settimana... ci vuole proprio un espresso di quelli forti!

Buona giornata a tutti :)


sabato 30 novembre 2013

nevica!

Neve che turbini in alto e avvolgi
le cose di un tacito manto.
neve che cadi dall'alto e noi copri
coprici ancora,all'infinito:Imbianca
la città con le case,con le chiese,
il porto con le navi,
le distese dei prati..... 


(U. Saba)

 
 
 

...e da voi? com'è il tempo???



giovedì 28 novembre 2013

Nostalgia canaglia ;)

...mi sa che ho proprio nostalgia di casa!!!
Ecco una nuova attività "Due parole sull'Italia" che si presta a vari livelli di conoscenza della lingua italiana.
Se volete ampliare un po' il vostro lessico e fare esercizio di lettura, beh... che aspettate??

Il link della presentazione:

Due parole sull'Italia


Buon divertimento!

La bellezza dell'Italia

Un'opera unica con venti protagonisti. È l'Italia con le sue venti Regioni, piccoli e grandi scrigni capaci di custodire tesori diversi ma ugualmente preziosi... Guardate questo video sulle meraviglie dell'Italia e poi cercate, durante un ulteriore ascolto, di completare l'esercizio di comprensione.
(Livello A2)



Comprensione del testo

L’Italia un’opera unica, un susseguirsi di emozioni. Le vette maestose delle Alpi, delle Dolomiti e degli Appennini. Le dolci colline e le belle pianure. Protesa nel mare l’Italia racchiude nel suo territorio arte, archeologia, cultura, storia, tradizioni, sapori unici al mondo. Grandi parchi per una natura incontaminata. Spettacoli e tradizioni. Paesaggi unici e _________ incantati. Le grandi civiltà del passato. Un __________ patrimonio d’arte e cultura. Moda. Tecnologia. Il ___________ ideale per un’avventura da sogno tra __________, divertimento e cultura. L’Italia custodisce tradizioni __________ nei preziosi scrigni delle sue venti __________. Le maestose montagne della Val d’Aosta, il __________ Bianco, il Cervino, il profumo intenso dei __________ del Piemonte e le sue nobili __________ ai piedi delle montagne olimpiche. La __________ con il colore dei suoi borghi tra ___________, mare e poesia. I grandi laghi della __________, il Lago Maggiore, il Garda. Il ___________ e l’Alto Adige con il fiabesco ___________ delle Dolomiti. Le splendide montagne del ___________ e città uniche al mondo come __________. L’affascinante Friuli Venezia Giulia, fra le __________ e il mare. L’allegra e festosa __________ Romagna con la sua riviera. Celebri città come __________ e le splendide colline della Toscana. Le __________ regione di monti e di __________ che digradano al mare. Il Lazio della Roma antica e __________ e dei pellegrini in visita al __________. Le dolci colline dell’Umbria, patria di __________ Francesco. L’Abruzzo, un immenso parco naturale sul __________ Adriatico. Il Molise, paesaggio delle antiche __________. La Campania, luoghi straordinari come Napoli, Ischia e Capri. Il fascino antico di Pompei e Paestum. La Basilicata, custode dei Sassi di Matera, in un ambiente naturale dal fascino selvaggio. Le splendide spiagge della Puglia con l’enigmatico Castel del Monte e i misteriosi Trulli. La Calabria fra i selvaggi monti della Sila e le meravigliose coste. La Sicilia fra mare, arte e testimonianze splendide delle grandi civiltà del passato. E l’altra grande isola, la Sardegna con il suo mare dalle mille sfumature del blu. L’Italia, patrimonio d’arte e natura, scenario unico, per un viaggio indimenticabile.


Il plurale dei sostantivi italiani

...che ne dite di dare una spolveratina ai plurali???

Provate a compilare questo cruciverba (Kreuzworträtsel) 
(Livello A1/Principianti).

Cruciverba


 
 
Buon divertimento/ Viel Spaß!!!
 

Ripassiamo gli articoli!

Avete voglia di un ripassino???

Ho preparato un'attività di ripasso degli articoli determinativi e indeterminativi (Livello A1).

Ecco il link:

Gli articoli

Per l'attività di comprensione orale, scaricate il file .mp3 cliccando su questo link:

La colazione degli italiani

Buon divertimento e buon ripasso :)


Un saluto da una città speciale :)




Un freddissimo saluto dalla mia città attuale...




L'avete riconosciuta???

Stereotipi italiani 2

Oggi sono in vena di parlare di stereotipi... guardando un nel Web, ho trovato altro materiale carino, che ho raccolto in una presentazione molto simpatica, un vero e proprio confronto tra Italia e Germania - cosa pensano realmente di noi i tedeschi... ?! o a cosa pensano i tedeschi, quando si parla di Italia e italiani? ad Albano e Romina?! Dateci un'occhiata, perchè è proprio divertente! È uno spunto per discuterne in classe ed è adatta a qualsiasi livello!

Ecco il link:

Stereotipi Italiani 2

Si tratta davvero solo di stereotipi o noi italiani siamo veramente così? Voi cosa ne pensate? E alla fine di questo mix di tratti divertenti e difetti, non risultiamo ancora più simpatici di prima? ^^

Dateci un'occhiata...

Buon pomeriggio a tutti!


Stereotipi italiani 1

Ciao a tutti!

Oggi a lezione abbiamo parlato di stereotipi italiani... la discussione è stata molto divertente ed interessante ed è stata d'ispirazione per creare un'attività su una canzone italiana "Ho picchiato la testa" degli Ottavo Padiglione. Il video della canzone mette in risalto gli stereotipi italiani più comuni nel mondo...
(Livello B2)


Visualizzate il mio lavoro su questo link:

Stereotipi italiani 1

Buon divertimento :)

Vi insegno a preparare il caffè con la Moka!

Per preparare il caffè casalingo è indispensabile avere una macchinetta da caffè, detta “moka”. La moka, strumento onnipresente in tutte le cucine italiane, come il forno e il frigorifero, permette di ottenere una bevanda decisa e robusta, ma un po’ più leggera dell’espresso del bar.
La macchinetta è composta da tre elementi: una caldaia inferiore, un filtro centrale e una parte superiore dotata di manico e beccuccio per versare.
Prima di tutto, si mette l’acqua nella caldaia fino all’altezza della valvola. Poi si riempie il filtro con la polvere di caffè. Qui cominciano le diatribe. Alcuni dicono che bisogna premere la polvere, altri dicono che al contrario si deve fare una piccola montagna. Dopo avere deciso a che corrente di pensiero si vuole appartenere, si avvita la parte superiore sul filtro.
Infine, si mette la macchinetta sul fuoco. Quando l’acqua nella caldaia comincia a bollire, risale attraverso il filtro ed esce da un canale posto all’interno dell’elemento superiore.
Esistono discussioni anche sull’intensità del fuoco, ma sono quasi tutti d’accordo nel sostenere che bisogna abbassare la fiamma quando il caffè comincia ad uscire. A questo punto, i maniaci perfezionisti sollevano il coperchio, perché il vapore può ricadere sotto forma di acqua nel caffè appena uscito e allungare il suo sapore intenso.
Quando non c’è più acqua nella caldaia, la moka emette questo rumore caratteristico: krkrkrk.
Significa che possiamo togliere la moka dal fuoco. I maniaci perfezionisti girano il caffè prima di versarlo nelle tazzine, perché il primo caffè che esce è il più forte e resta sul fondo del recipiente.
Questa tazzina così preparata rappresenta un vero conforto. Accompagna sia i momenti di intimità con noi stessi, sia i momenti di ritrovo e condivisione con amici e familiari.


Il consumo di caffè, naturalmente, non si limita alla mattina. Possiamo assaporare l’amara bevanda durante una pausa e soprattutto alla fine del pranzo. In questo caso, il caffè può essere macchiato o corretto (con un po’ di alcool, giusto per digerire…), ma è abominevole ordinare un cappuccino dopo pranzo e, meno che mai, dopo cena.

E voi, avete una Moka a casa? se no, potete farvela regalare a Natale e assaporare cosí il VERO caffè italiano ogni volta che lo volete ;)

Moka classica
...ecco come esce il caffè...

Gli italiani bevono molto caffè


Finalmente un luogo comune vero. Gli italiani adorano il caffè e lo bevono in grande quantità, nei bar come a casa.
Per molti, la giornata non può cominciare senza una o più tazzine di caffè (attenzione, il caffè non si beve in una tazza, ma in una “tazzina”, chiamata così proprio perché è di piccole dimensioni).
La mattina, tutta la penisola italiana emana aroma di caffè e risuona di cucchiaini che girano lo zucchero.
La popolazione si divide fra chi ama bere il caffè mattutino in casa, secondo un rito complicato che può cambiare secondo le famiglie e che è tramandato di generazione in generazione, e chi preferisce fare colazione al bar.


E voi, quale caffè preferite ??? Ne bevete molto ??? Nella vostra nazione esistono così tanti tipi di caffè come in Italia ???

Una bella poesia di Gianni Rodari sull'alfabeto!


 
Filastrocca dell’alfabeto

Filastrocca dell’Alfabeto...

La Filastrocca dell’alfabeto,
dove le lettere hanno un segreto;
ma se le guardi con attenzione,
troverai subito la soluzione.
A è il tetto di una casetta.
B son le ali di una farfallina.
C è una luna piccina piccina.
D è la vela di una barchetta.
E è il forcone di un contadino.
F è il trespolo di un galletto.
G assomiglia a un lanternino.
H è fatta come un letto.
I è un tronco sottile e diritto.
J è lo scivolo dei giardinetti.
K è un soldato che marcia diritto.
L è la seggiola per i nanetti.
M è il muro di un alto castello.
N è una strada in discesa e in salita.
O è rotondo come un ombrello.
P è una racchetta per una partita.
Q è un signore con la pipa in bocca.
R è una mamma che aspetta un bambino.
S è un serpente che non si tocca.
T può sembrare un tavolino.
U è una tazza di latte o di tè.
V e il becco di un uccellino.
W è la corona d’oro di un re.
X è la culla di Gesù bambino.
Y è il muso di un gatto a strisce.
e con Z l’alfabeto finisce !
Tutte le lettere col pigiamino
vanno a dormire nel loro lettino.